“Il futuro del Marketing sono le persone”
“Rimettere le persone al centro” significa, secondo Deloitte, coinvolgerle nel processo creativo, tanto più che può essere difficile oggi per il sistema azienda muoversi alla velocità con cui si muovono le idee, le tendenze, la cultura.
In altre parole, per crescere i business avranno sempre più bisogno di assumere un mindset collaborativo e quindi probabilmente la vera parola chiave dell’anno sarà co-creation. Andiamo ad esplorare insieme i suggerimenti che giungono dall’Analista Deloitte per ciascun’attività strategica.
Quali sfide e opportunità ci attendono nel 2022?
Deloitte ha fornito la 3ª edizione del Report Global Marketing Trends 2022 la quale individua le famose 7 tendenze che caratterizzeranno il Marketing del futuro, oltre a fornire un’analisi approfondita dei bisogni dei consumatori. Lo studio ha anche l’obiettivo di supportare le aziende nella pianificazione delle attività di marketing, delineando le prospettive della leadership in risposta all’attuale scenario economico.
#1 I consumatori reclamano il controllo del proprio stile di vita
#2 Focus locale: il miglioramento parte da vicino
#3 Connessioni umane al centro: fisiche o digitali
#4 L’esperienza di acquisto diffusa
#5 Sostenibilità inclusa nel prezzo
#6 Il brand purpose alla prova dei fatti
#7 Il valore della privacy
#1 I consumatori reclamano il controllo del proprio stile di vita
Il Brand è chiamato a trasmettere maggiore chiarezza e trasparenza, per aiutare a trovare velocemente le informazioni necessarie a prendere decisioni ponderate e per poter misurare l’efficacia di un prodotto rispetto a quanto promette. Deloitte pone l’accento sull’importanza anche di garantire una buona ”customer experience” e sottolinea come questo rimanga obiettivo principale per i Brand.
Alcune aziende hanno imbracciato proficuamente il cambiamento adattandosi ai processi di lavoro, di produttività e di vendita incentivando smart working e remote working tra i propri dipendenti anche a prescindere dalle condizioni epidemiologiche.
Un buon 75% del campione coinvolto nell’indagine sui Marketing trend 2022 sostiene, così, che investirà quest’anno in un numero maggiore di esperienze “ibride”, ossia fisiche e digitali insieme. La mission anche in questo caso sarà quella aiutare le persone a sentirsi più connesse e rendere più inclusiva l’esperienza di brand.
#2 Focus locale: il miglioramento parte da vicino
Il ruolo della propria comunità locale come ingrediente di resilienza personale, il senso di appartenenza, la crescente fiducia delle persone nei leader locali rispetto ai CEO o ai politici hanno conosciuto un’accelerazione con la pandemia: una consapevolezza crescente in questi termini spinge tutte quelle attività che danno modo alle persone di partecipare al miglioramento della propria realtà locale, sostenendo business e relazioni. Un atteggiamento che On-line si traduce in una predilezione da parte dei consumatori per i negozi diretti e non intermediati e per una scelta crescente a favore della verticalità e personalizzazione.
#3 Connessioni umane al centro: fisiche o digitali
La privazione forzata dei contatti umani in tempo di pandemia sta già provocando un rimbalzo: Le “human connection” sono la necessità primaria delle persone che i brand possono cavalcare offrendo nuove opportunità per favorire tanto l’interazione fisica.
#4 L’esperienza di acquisto diffusa
Con la pandemia, i brand sono stati costretti ad accelerare le loro trasformazioni commerciali e adattarsi al digitale: sui canali di proprietà̀, nei marketplace e sulle piattaforme dei social media. Per essere competitive, le aziende daranno la priorità alla customer experience del commercio omnichannel e i CMO dovranno assicurarsi che il brand assicuri una interconnessione dell’esperienza di acquisto, indipendentemente da dove questa avvenga.
#5 Sostenibilità inclusa nel prezzo
La sostenibilità non è più una tendenza: è mainstream. Ciò che cambia è il tenore delle aspettative da parte delle persone nei confronti dei brand: sempre più critici ed esigenti chiederanno di poter partecipare in modo fattivo alle iniziative della marca per potere – attraverso un contributo diretto- essere loro a compensare il proprio impatto.
#6 Il brand purpose alla prova dei fatti
Anche il purpose non è più un’opzione. Se già molti brand hanno fatto sentire la propria voce e si sono schierati su temi controversi, le persone ora chiedono di vedere progressi misurabili sui grandi obiettivi che le marche si sono date.
#7 Il valore della Privacy!
Nell’analisi di Deloitte dei marketing trend 2022, l’importanza della creatività va di pari passo con il trattamento dei dati. Il vero diktat, quest’anno sarà progettare una data experience «human-first». Le aziende, cioè, non potranno non tenere conto del fatto che gli utenti sono sempre più preoccupati della propria privacy e per molti versi “gelosi” della riservatezza dei propri dati. Cresce il valore della digital privacy da parte di utenti sempre più consapevoli che informazioni e servizi apparentemente gratuiti sono pagati al prezzo dei propri dati. Ciò si traduce però in opportunità comunicative per i brand che possono costruire reputazione e ottenere fiducia mostrandosi attenti e corretti nella gestione dei dati, assumendo la non condivisione dei dati come opzione di default (privacy by default), raccogliendo unicamente i dati realmente necessari all’erogazione del servizio e fornendo facile accesso ai propri dati condivisi (data control).
Conclusioni
Pronto a raggiungere i tuoi obiettivi di marketing e sales? Se hai trovato interessante il nostro articolo e vuoi approfondire l’argomento non esitare a parlare con il Team H2H, saremo felici di guidarti verso la strategia più in linea con le tue necessità.
Filomena Santoro – Co founder & Marketing Director @ConnectionH2H